Marco Di Salvo (Catania 1969). Siciliano d’origine, dopo una laurea in Scienze Politiche e un master in comunicazione pubblica e politica (ma lui dice che il grosso del mestiere l’aveva già imparato facendo campagne elettorali e referendarie con Marco Pannella dalla fine degli anni ottanta), ha girato in lungo e largo l’Italia tra redazioni giornalistiche cartacee e web, uffici stampa pubblici e privati, comitati elettorali e segreterie di partito di ogni colore. Alla fine, dopo qualche lustro a peregrinare tra Catania, Verona, Milano e Roma, ha deciso di fermarsi nella campagna toscana a coltivare le sue passioni che, comprendono, oltre alla donna della sua vita, musica, cinema (grande schermo e serie tv), fumetti, e, politica. Si, politica, nonostante tutto (e tutti). È iscritto all’Ordine dei Giornalisti nell’elenco Professionisti dall’ormai lontano 2004, ma ne auspica l’abrogazione (al pari di quella di tutti gli ordini professionali). Questo è il suo primo libro. Prima non aveva avuto il tempo. Era troppo impegnato a leggere quelli altrui.