“Ti immagino ancora lì”. Plaquette poetica in cui le liriche hanno la funzione di dar voce al silenzio. Lo spazio bianco è simbolo dell’assenza. La notte tenta di colorare quella assenza e si consuma nel viaggio, che sia in moto o a piedi, è la parola che lascia la sua traccia sulla nostra pelle; l’immagine di chi è ancora lì. Un silenzio sotteso all’intera opera annuncia l’intreccio tra presenza e assenza, tra amore e ossessione. Un esordio poetico potente in cui le immagini si traducono in parole che ardono, fino a rendersi evanescenti.
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Pubblicato: Novembre 11, 2024
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