A chi spetta il primato nell’expertise dei beni culturali, al “Laboratorio di analisi” o all’occhio del “conoscitore”? L’interrogativo che sembra appassionare ancora alcuni intellettuali dei nostri tempi, viene superato nell’offerta formativa del Master annuale di secondo livello “Strumenti scientifici di supporto alla conoscenza e alla tutela del patrimonio culturale”, che già nel titolo unifica le competenze umanistiche e quelle tecnologiche nel comune termine di “scienza”. Quanto sia necessaria la contaminazione tra metodi ed esperienze conoscitive per fare luce sul patrimonio culturale è dimostrato dai risultati degli studi condotti dagli allievi di questo Master, che è attivo presso l’Università degli Studi Roma Tre, grazie alla collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il Comando Carabinieri perla Tutela del Patrimonio Culturale, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e al supporto del DTC - Centro di eccellenza per i beni culturali della Regione Lazio.
con contributi di: Giuliana Calcani, Annamaria Arcangeli, Luciana Berti, Greta Boldorini, Elisa Canossa, Cristina Cumbo, Luca Giordani, Cristina Lanchi, Stefania Montorsi, Simone Selvaggi, Alice Tognoni, Eleonora Toppan, Filippo Trotta, Valeria Villa, Roberto Riccardi, Maria Sabrina Sarto, Manfredi Merluzzi