A riveder le stelle che splenderono nel cuore di Dante
C’è un principio per il quale si tende a scegliere sempre le condizioni nelle quali riteniamo di avere degli strumenti per cavarcela piuttosto di sceglierne altre, magari di gran lunga migliori, ma nelle quali ci sentiamo disarmati, nudi, senza difese. Sono tutte quelle condizioni che per noi sono nuove, e che per questo motivo ci chiedono di mettere in gioco delle risorse che non sappiamo di avere ma che in realtà abbiamo. Per questo principio si sceglie spesso un piccolo bene a sfavore di un bene ancora più grande. Ci si accontenta. Si tende a rimanere nel seminato, nel territorio conosciuto, nel quale sappiamo muoverci ormai alla perfezione, sia nel bene che nel male. Ma gli esseri viventi non sono stati creati per rimanere immutati nel tempo, sono stati creati per evolvere. Per crescere. Per cambiare. Il Purgatorio è la rappresentazione migliore di questo moto di crescita. Affrontare le diverse situazioni che ci mette davanti la vita significa crescere, significa prendere confidenza con il ritmo dell’esistenza e scavare in noi stessi per tirar fuori quei tesori sepolti di cui non siamo consapevoli.