“Questa terra stupenda e feroce non è dei suoi figli derelitti, mon ami… Né mai l’avrà l’uomo cavo, floscio figurante della modernità che, oltre il mare, è purtroppo tutto l’uomo. La Gea Nera appartiene solo a sé stessa e, potente, si ride delle umane velleità di dominio sparse per il futuro”. Contro il mio stesso volere, non riuscivo a rimanere serio. L’erba che Iebu mi aveva dato da fumare provocava in me un riso irrefrenabile. Anche l’espressione di perplessità, l’aria smarrita che leggevo sul volto del mio interlocutore, accentuavano quella condizione di particolare euforia. Come faceva infatti un povero pescatore senegalese a capire le mie elucubrazioni contro la civiltà del progresso, a vedere la mia Fata Morgana?”
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Pubblicato: Novembre 11, 2024
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