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DAL 30 NOVEMBRE IN LIBRERIA - IL LIBRO ”MALEDETTO” DI SCHéRER E HOCQUENGHEM


”Questo libro è scritto in margine al Sistema che ha creato l’infanzia moderna, l'ha definita, scompartita, e la tiene più che in uno stato di dipendenza e costrizione, in uno di consenso e di torpore. Ma lungi da noi la pretesa di risvegliarla o di prescriverle un qualcosa...”.


Così scrivevano i due autori di questo prezioso libro pubblicato in Francia nel 1976. Luisa Muraro, maestra del pensiero della differenza che tradusse questo testo avvertiva che «in modo non sistematico,...sulla base di osservazioni e suggestioni che vanno dalla letteratura alla psicanalisi alla storia e alla sociologia, Réné Schérer e Guy Hocquenghem riescono a portare alla luce tutta una costellazione di significati, di valori, di “verità” di cui i bambihi sono portatori e che lo sguardo pedagogico – e sia pure quello cosiddetto antiautoritario – non coglie, rimuove, devia. Probabilmente perché ogni impostazione pedagogica è mistificante di per se stessa, perché conferma la divisione del mondo infantile da quello adulto e tace invece della diversità che i bambini rappresentano.

Con una nuova prefazione di Paolo Mottana, questo libro è una pietra miliare della critica all'educazione e alla pedagogia scolastica.

Réné Schérer, filosofo, professore emerito dell'Université de Paris-VIII, fratello del cineasta Éric Rohmer, è autore di una critica profonda all'educazione occidentale, definita come dispositivo di castrazione e di normalizzazione. La pedagogia deve per Schérer operare una liberazione della corporeità e della perversione del fanciullo, attraverso un atteggiamento sovversivo delle modalità familiari e delle convenzioni sociali che identificano la formazione con le istituzioni dell'istruzione. Tra i suoi testi: Charles Fourier ou la contestation globale (1970); Heidegger ou l'esperience de la pensée (1973), Émile perverti. Rapports entre l'education et la sexualité (1974); Vers un'enfance majeur (2006), Passages pasoliniens (con Giorgio Passerone, 2006), Après tout. Entretiens sur une vie intellectuelle (2007).

Guy Hocquenghem, filosofo ed epistemologo, storico delle idee, militante nel '68, è stato una delle figure di spicco del movimento di liberazione omosessuale francese degli anni ’70. A lui si sono riferiti Michel Foucault, Gilles Deleuze e Felix Guattari nel proporre l'analisi dei dispositivi di sapere-potere che operano nella modernità. Nel 1972 pubblica Le disir homosexuel, testo-manifesto fondativo del movimento. Autore di centinaia di articoli e di libri importanti tra i quali L'apres-mai des faunes (1974), Fin de section (1975), L'amphithéâtre des morts: Mémoires anticipées, Le colère de l'agneau, La beauté du métis: reflòexion d'un francophobe (con René Schèrer); muore nel 1988 di AIDS.


Paolo Mottana è professore ordinario di filosofia dell’educazione e pedagogia immaginale presso l’Università di Milano Bicocca. Ha insegnato Filosofia immaginale e didattica artistica all’Accademia di Brera e da anni si occupa dei rapporti tra immaginario, filosofia ed educazione. Ha fondato il Gruppo di ricerca immaginale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano Bicocca e presiede l’Associazione Istituto di Ricerche Immaginali e Simboliche (IRIS).  Scrive un blog nel suo sito www.paolomottana.it nel quale sviluppa una politica culturale all’insegna dell’affermazione vitale dei soggetti in formazione e in conflitto con le pratiche di disciplinamento diffuse nelle agenzie di formazione istituzionali . Dirige un Master universitario presso l’Università di Milano Bicocca dal titolo “Culture simboliche per le professioni dell’arte, dell’educazione e della cura”.

Tra le sue pubblicazioni: Formazione e affetti (Armando, 1993); Il mèntore come antimaestro (a cura di, CLUEB 1996); Miti d’oggi nell’educazione. E opportune contromisure (Angeli 2000); L’opera dello sguardo (Moretti e Vitali, 2002); La visione smeraldina. Introduzione alla pedagogia immaginale (Mimesis, 2004); Antipedagogie del piacere: Sade e Fourier e altri erotismi (Angeli, 2008); L’immaginario della scuola ( a cura di, Mimesis 2009); L’arte che non muore. L’immaginale contemporaneo (Mimesis, 2010); Eros, Dioniso e altri bambini. Scorribande pedagogiche (Angeli, 2010); Piccolo manuale di controeducazione, (Mimesis, 2012); Spacco tutto. Violenza e educazione (a cura di, Mimesis,2013), Cattivi maestri. La controeducazione di René Schérer, Raoul Vaneigem, Hakim Bey, Castelvecchi, Roma, 2014, La gaia educazione, Mimesis, Milano 2015; Elogio delle voluttà. Per una gaia educazione sessuale, Mimesis, 2019; La città educante. Manifesto dell’educazione diffusa (con G.Campagnoli), Asterios, 2017; L’ipergesto. Disseminare utopia, Asterios, 2017; Cauda pavonis. Trasmutazione attraverso l’arte simbolica, Mimesis, 2020; Educazione diffusa. Istruzioni per l’uso (con G.Campagnoli), Terra Nuova, 2020

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